7 settembre 2014

Milano: Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci


In centro a Milano, all'interno dell'antico Monastero di San Vittore al Corpo, si trova il più grande museo della scienza e della tecnologia in Italia ed uno dei più importanti al mondo.

Situato in un monastero olivetano costruito agli inizi del '500, si estende su una superficie di 40.000 mq e le sue collezioni ospitano circa 10.000 oggetti.

Si tratta di un museo capace di appassasionare e stupire sia i grandi sia i bambini! Io l'ho visitato in una fredda domenica di dicembre e mi è piaciuto molto.

Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci è suddiviso in 5 grandi zone espositive. L'ingresso avviene da via San Vittore nell'Edificio Monumentale (chiamato M). Questo è il corpo centrale del museo. Oggi accoglie la galleria dedicata a Leonardo da Vinci e la maggior parte delle sezioni espositive e degli i.lab.


Appena oltrepassato l'ingresso sarete accolti dalla Centrale Termoelettrica Regina Margherita. Installata nel setificio Egidio e Pio Gavazzi di Desio (MI) forniva corrente elettrica per il funzionamento di 1800 telai e per l'illuminazione degli ambienti. Tuttavia benchè fosse frutto della miglior tecnologia dell'ottocento la Regina Margherita non era una macchina all'avanguardia. Infatti all'epoca della sua creazione già esisteva la turbina a vapore inventata dieci anni prima. Venne inaugurata il 9 novembre 1895 alla presenza di Re Umberto I e Margherita di Savoia cui venne dedicata ed intitolata la macchina.



Al primo piano di questa edificio (M 1) si trova una delle sezioni più importanti del Museo. Si tratta della galleria che espone la più importante collezione di modelli storici costruiti studiando ed interpretando i disegni di Leonardo da Vinci: 130 modelli alla cui realizzazione hanno lavorato importanti studiosi e modellisti.



Completano il piano sale dedicate a strumenti musicali, orologeria, astronomia, arte orafa...  Nel piano chiamato M -1 vi sono le sazioni dedicate ai metalli, energia e materiali, impianto Falck, fonti e dispositivi energetici...


Visitato il corpo centrale del Museo si esce dall'edificio monumentale per entrare nel Padiglione Ferroviario (chiamato F). Questo grande capannone metallico aspita  una esposizione che presenta cento anni di evoluzione del trasporto su rotaia a partire dalla seconda metà del'800. Sono presenti alcune motrici a vapore ed a corrente elettrica trifase che rimasero in funzione fino agli anni '60. Tra tutte spicca la locomotiva a vapore 691.022  del 1914.  Da appassionato di ferrovie dedico più di un'ora a vedere questa sezione. Davvero un'esposizione unica in italia. Forse superata solo dal Museo Nazionale delle Ferrovie di Pietrarsa (NA).






Seguendo il percorso consigliato di visita al museo escoall'esterno per vedere la sezione E spazi esterni dedicata al sottomarino Enrico Toti ed agli aerei a reazione. Dato che fa abbastanza freddo non resto molto all'esterno e proseguo nel prossimo padiglione.



Entro quindi nel grande Padiglione Aeronavale (chiamato A) dedicato al trasporto aereo e navale. La sezione che presenta il tema della navigazione raccoglie importanti cimeli tra cui: il brigantino goletta Ebe (1921) e il ponte di comando del transatlantico Conte Biancamano (1925).




La collezione del trasporto aereo opsita 11 velivoli che ripercorrono la storia del volo dall'età pionieristica agli aerei a reazione. Qui possiamo vedere il primo caccia italiano Macchi Nieuport Ni10 (1915), il Macchi 205V perfettamente restaurato con livrea originale degli anni '40 e il Vampire MK52, primo caccia a reazione dell'Aeronautica Militare Italiana.



Un'area tematica specifica è dedicata agli elicotteri con un percorso cronologico che pemette di esporare la nascita e lo sviluppo di questo mezzo.



In una zona di questo padiglione ho potuto assistere ad una mostra temporanea dedicata ai vigili del fuoco con l'esposizione di alcuni auotomezzi d'epoca perfettamente restaurati. Una piacevole sorpressa!




Chiude il percorso l'ultima zona del museo. E' il Padiglione Olona (chiamato O) nel quale è ospitato il Museum Shop. Da qui si esce dal museo su via Olona.

Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci è comodamente raggiungibile con la linea M2 della metropolitana di Milano scendendo alla  stazione S. Ambrogio. Dalla stazione Centrale di Milano è la sesta fermata. Il biglieto d'ingresso al museo costa 10,00 euro.

Per tutte le info potete consultare l'ottimo sito internet del museo che trovate qui:
http://www.museoscienza.org/

La mia visita è durata quasi tutta la domenica dalle 10 del mattino fino a metà pomeriggio.

Vi ho trascorso una splendida domenica!

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